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Pensiamo di aver ben focalizzato il nostro interesse, nei precedenti appuntamenti, su La Gomera e la sua splendida ospitalità, su El Hierro relativamente al suo indiscutibile fascino naturalistico, su La Palma e alcune delle sue preziose “strutture”, su Lanzarote con il suo romantico appeal, la sua urbanistica particolare ed il suo splendore subacqueo, Fuerteventura con le sue infinite e sparse sabbie dorate, Gran Canaria con le sue dune ed i suoi aspetti sportivi per arrivare finalmente a Tenerife inneggiando alle sue superlative, fantastiche e sempre differenti spiagge.
Non vogliamo scendere in sterili elencazioni delle tante “discese a mare” presenti sull’isola di Tenerife, intendiamo solo puntualizzare quanto diversificate siano le loro conformazioni e caratteristiche che consentono ampie scelte legate ai gusti personali dei singoli frequentatori.
Dalle dure, rocciose, financo lunari spiagge del nord è possibile “catapultarsi” sulle lunghe, sabbiose, “morbide” ed attrezzate spiagge del sud, più fruibili e di maggior attrattiva per un turismo soft-relax, adeguate ad un pubblico meno “portato alla ricerca dell’avventura” ed alla scoperta di nuove prospettive panoramiche singolari.
Abbiamo comunque, e tendiamo a ribadirlo, focalizzato le spiagge tinerfeñe semplicemente come “valore aggiunto” ad una splendida e di per sé completa isola (Tenerife) che, di quanto esposto precedentemente per le altre “sorelle”, non manca assolutamente di nulla che possa soddisfare le più disparate esigenze turistiche mondiali.







